E siamo anche quest'anno arrivati a festeggiare la notte di Halloween! Sarò sincero: sono arrivato a un punto che anche Halloween mi fa l'effetto del Natale, ovvero non vedo l'ora che passi, con tutti i suoi cliché e gli articoli a tema che impietosamente strabordano dagli scaffali dei supermercati. 
Così quando la solida masnada di blogger mi ha chiesto se mi avrebbe fatto piacere partecipare a un'iniziativa di massa, ero quasi tentato di declinare l'invito. Halloween, e non credo qualcuno lo possa negare, è più che altro una sagra di paese, dove della paura, che è il sentimento che dovrebbe prevalere, non c'è alcuna traccia. Halloween è solo una parodia che la paura tende non tanto a esorcizzarla, quanto a sbeffeggiarla, è una ricorrenza che fa a pezzi un sentimento da molti ritenuto serissimo e se ne prende gioco, sia del tema che dei suoi appassionati. Detto in altro modo è come se qualcuno mi venisse a dire: "Ehi, smettila di credere in ciò a cui credi e concentrati sulla (nostra) realtà". 
Perché allora sono qui, proprio oggi, a scrivere un pezzo su Halloween? Forse perché, in tanti anni di passione horror, sono cresciuto solo fuori, ma dentro sono esattamente quel bambino che si elettrizzava davanti allo zio Tibia e a simili rassegne nazional-popolari. Cosa c'è di male, in fondo, a ridere di se stessi solo per un giorno? Da domani, giuro, tornerò a esser serio, ma oggi proverò a pescare nell'oceano di fuffa che il genere cinematografico più antico del mondo è costretto suo malgrado a trascinarsi dietro. 
La scelta è ricaduta su un filmaccio del 2019 dal dozzinale titolo "La casa del terrore" (Haunt), uno di quei titoli a cui tendenzialmente bastano solo un paio di giorni per precipitare nel dimenticatoio. 
In verità tutti i film a tema Halloween, a parte il più sacro di tutti e che ritengo superfluo citare, sono presto o tardi destinati all'oblio. Provate voi stessi a cercare sul web "film a tema Halloween" e a scorrere gli interminabili elenchi che ne derivano. Sapreste dire con certezza quali avete visto e quali no? Io di sicuro no. 
"La casa del terrore" è probabilmente uno tra i più dimenticabili, anche perché non fa nulla per distinguersi dagli altri ma, viceversa, saccheggia a piene mani nei luoghi comuni più tipici degli slasher di fine ottobre e ce li ripropone in ordine sparso senza un minimo di pudore. Eh sì, perché oltre all'imprescindibile zucca c'è la solita variopinta compagnia di ragazzi in età da college, tra i quali il ragazzo palestrato, il nerd grassottello, la strafiga e la tipina acqua e sapone che odia le feste e che è destinata a trasformarsi, nel giro di soli novanta minuti, in una final girl feroce e vendicativa. 
Tra i riferimenti di genere è curioso notare, e appare subito nelle prime inquadrature, una televisione che trasmette l'ennesima scena del cimitero di "La notte dei morti viventi" (versione in bianco e nero), un omaggio non tanto al capolavoro di Romero, ma a innumerevoli film simili nei quali lo stesso motivo fa capolino in tutti i soggiorni americani che si rispettino. 
La trama in breve: una ragazza litiga con fidanzato violento e fugge dalla festa di Halloween per andare a divertirsi con le sue amiche, festaiole incallite. Sulla strada raccolgono un po' di gente e se ne vanno in giro in auto chiedendosi cosa fare dopo. Cammina, cammina, si imbattono in una pittoresca attrazione da luna park (la "casa stregata" del titolo) situata nel profondo del bosco e decidono che quello dovrebbe essere il modo in cui trascorrere la loro notte di Halloween. 
Trattandosi di un film horror, il resto del film si può già intuire. Ed è ovvio che tutto quello che della gente normale dovrebbe guardarsi bene dal fare viene fatto, a partire dall'invito a lasciare i cellulari fuori dall'edificio. E all'interno della casa stregata un sospetto non viene nemmeno quando, dopo il classico fantoccio di cartapesta che salta fuori all'improvviso da una parete, l'allegra brigata inizia ad essere molestata da ragni veri anziché da più prevedibili aracnidi di gomma. Chiaramente quella è l'avvisaglia di un'escalation horror che non avrà confini e, sebbene eviscerazioni e mutilazioni non raggiungeranno mai i vertici espressivi di un "Hostel", tanto per citare un film a caso, c'è abbastanza materiale per soddisfare tutti i palati. 
Sorprendentemente la recitazione in questo film è superiore alla media, gli effetti speciali sono credibili e, ancora più sorprendentemente, in molte occasioni i protagonisti fanno la scelta giusta, sebbene ciò non inciderà minimamente sul loro status di vittime sacrificali. C'è anche un tentativo di fare presa emotiva sul pubblico sviscerando il triste passato della final girl, un passato intriso di violenza che ha lasciato tracce sulla sua psiche, ma si tratta purtroppo di qualcosa di già visto e stravisto e insufficiente a generare la reazione sperata (o, perlomeno, per chi scrive è stato così). 
Si potrebbe invece riflettere sul senso di una "casa stregata" immersa in un bosco impenetrabile, quando gli artefici (i soliti maniaci travestiti da clown) avrebbero potuto realizzarla in luoghi più facilmente raggiungibili dalle incaute comitive di ragazzini, ma è un particolare che, come tanti altri, non viene per nulla spiegato, così come non vengono spiegate le motivazioni né gli eventuali retroscena. 
La casa stregata c'è, funziona, e tanto ci basta. A noi importa poco, tanto l'unico motivo per cui ci siamo messi a guardare questo film è quello di scoprire come moriranno (e moriranno generalmente male) tutti i giovani e stereotipati protagonisti. E alla fine non saremo delusi. "La casa del terrore" è ottimo intrattenimento, che offre esattamente ciò che promette e che non cerca di nascondere i suoi difetti di sceneggiatura (anzi, il più delle volte li sottolinea). 
L'unica cosa che davvero non mi spiego, e che faccio fatica a perdonare a chi l'ha realizzato (tra l'altro parliamo di Scott Beck e Bryan Woods, freschi reduci da "Heretic"), è il suo dimenticarsi dopo un quarto d'ora di essere un film a tema Halloween. Le zucche, i dolcetti e gli scherzetti, tutti generosamente elargiti allo spettatore nell'incipit, vengono messi da parte e mai più ripristinati. Se fosse stato un normalissimo e certamente meno abusato "escape room" movie, probabilmente ne conserverei memoria più a lungo. Ma non ci giurerei.
Se l'horror è il vostro pane, oggi è il giorno giusto per farne una scorpacciata. Se non l'avete ancora fatto vi invito pertanto ad andare a visitare i blog dei miei gemellini cinefili che proprio in queste ore stanno pubblicando i loro suggerimenti per una serata all'insegna del brivido. Fate quindi un salto sul Zinefilo, sulla Bara Volante, sul Bollalmanacco, su Chest of tales, da Cinecivetta, da Cinemuffin, dalla Director's, nel Central Perk, nei Pensieri Cannibali, da Solaris, nella Stanza di Gordie, nella Cucina di Catia, nelle Storie da birreria, e tra le Fottute Pareti!






 
Questo non è niente male, se ne parla sempre pochino, grazie per averlo fatto tu... Buon Halloween! Cheers
RispondiEliminaGrazie per aver partecipato, e con un film che sembra avere tutte le carte in regola per finire sul Zinefilo molto più che qui :-P
RispondiEliminaNon sembra così Z, dai! :--D
EliminaCapisco quello che dici. Una volta la festività di Halloween mi entusiasmava, oggi molto meno. Sono riusciti a trasformarlo in una specie di Natale alternativo. Però, visto che siamo qui a festeggiarlo, questo film non sembra malvagio e me lo segno per il prossimo Halloween ;)
RispondiEliminaOgni volta che leggo un tuo post scopro quanto c***o ho da imparare in fatto di horror, non posso che ringraziarti di nuovo per aver partecipato a questa iniziativa (che poi è il bello della nostra comunità blogger). Buon Halloween a tutti!
RispondiEliminaIo sono contento che tu abbia deciso di partecipare, e hai parlato pure di un film che, pare, non vada buttato del tutto via! :--)
RispondiEliminaBuon Halloween, coraggio, domani sarà già passato e comincia il Natale! Anzi no, prima c'è il Black Friday! X--D
Sono SamSimon delle fottute pareti...
EliminaIo per quest'anno salto, anche perché il mio cuore mi ha mandato dei segnali ben precisi :-D
RispondiEliminaCome per la Notte Horror d'estate, prendo Halloween come una scusa per affrontare le mie paure e cercare quegli horror che non ho mai visto e di cui rimanderei la visione, meglio in Natale con i suoi cliché come festa ;)
RispondiEliminaQuesto me l'ero segnata ai tempi di Heretic per capire come se la cavavano nel piccolo i registi, sperando di non dimenticarlo in fretta, prima o poi lo vedrò :)