Come accennato in chiusura del post precedente, l'estate è ormai esplosa ed è giunto il tempo di tirare il fiato, ovvero mettere in pausa l'immenso Speciale Food Movie "La Grande Abbuffata", che ha monopolizzato il blog per tre interi mesi.
Ancora parecchio rimane da scrivere ma, visti i ritmi di pubblicazione ai quali mi sono sottoposto finora, la stanchezza fisica e mentale inizia a prendere il sopravvento e correre ai ripari è ormai obbligatorio.
Approfitto quindi dei mesi estivi per sospendere lo Speciale e dedicarmi a qualcosa di più rilassante. Con ciò non voglio dire che il blog si metterà in pausa per due mesi, ma che verranno drasticamente ridotte le pubblicazioni in attesa che arrivi settembre, per poter riprendere il discorso là dove lo abbiamo interrotto.
Nel frattempo, in quei pochi post che verranno, proverò a non distaccarmi eccessivamente dall'argomento "food", giusto per mantenere un minimo di omogeneità, e proverò anche a infilarcelo nel solito progetto estivo a cui rendere onore, che introduco giusto qui di seguito. Anche il presente episodio della tradizionale rubrica "Traditi dalla fretta", piccola raccolta di segnalazioni provenienti dall'altrove, proverà a occuparsi di cibo, guardando una volta tanto un po' oltre il solido confine delle ultime novità letterarie.
Sta per tornare il più terrificante evento blogosferico dell'estate
NOTTE HORROR 2024
NOTTE HORROR 2024
A chi bazzica da queste parti solo da tempi recenti, posso dire che si tratta di un'iniziativa multi-blog che intende omaggiare quei meravigliosi appuntamenti che negli anni Novanta ci tenevano incollati ai teleschermi, ben sintonizzati su Italia 1.
Le Notti Horror televisive, che puntualmente si ripetevano ogni martedì d'estate, proponevano lunghe maratone di filmacci horror tra i più tamarri della storia ma, nonostante questo piccolo particolare, quegli appuntamenti sono rimasti impressi nell'immaginario di un'intera generazione.
Rievocare sul blog un pizzico di quel fascino perduto è cosa non da poco, ma ci proviamo e, mal che vada, potremo dire di esserci divertiti. Parlare di "divertimento" in questa undicesima edizione, per la verità, è per certi versi fuori luogo, visto che la nostra storica amica e collega blogger Arwen Lynch (al secolo Laura Stella Bisanti), che ha partecipato con entusiasmo a tutte le edizioni precedenti, purtroppo non è più tra noi.
La formula è molto semplice: ogni martedì sera usciranno due post sui vari blog aderenti all'iniziativa. Niente free download o streaming (visto che in passato l'iniziativa è stata fraintesa), bensì semplici articoli o recensioni che dir si voglia. Il sipario verrà alzato il 2 luglio sul blog di Cassidy, dopodiché si andrà avanti, di martedì in martedì, fino alla fine dell'estate. Il programma ufficiale lo trovate nella side-bar qui a destra e rimarrà lì fino al termine dell'iniziativa. I link ai vari post saranno palesati di volta in volta, se avrete la pazienza di seguire la rassegna dall'inizio alla fine. Non mancate, mi raccomando!
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
FARMAGEDDON
Un’analisi lucida e documentata dei molti rischi rappresentati dagli allevamenti intensivi per la nostra salute e per l’ambiente. L’atto di accusa e le proposte concrete di uno dei massimi esperti internazionali del settore. Un libro sconvolgente che fa piena luce su un sistema che va riformato con urgenza. E che noi per primi, come consumatori, possiamo contribuire a cambiare.
Le fattorie tradizionali sono scomparse dai nostri campi a mano a mano che la produzione di cibo è diventata un’industria globale. Non abbiamo più alcuna certezza di cosa entri nella catena alimentare: la moderna politica intensiva nei settori dell’agricoltura e dell’allevamento è una minaccia per le nostre campagne e per la nostra salute in qualunque parte del mondo.
I fatti sono incontrovertibili e sconcertanti. Cereali e soia che potrebbero nutrire miliardi di persone vengono coltivati come mangime animale. Tonnellate di pesce di piccola taglia, in grado di sfamare un intero continente, vengono trasformate in farina e usate per nutrire i pesci d’allevamento. La fauna selvatica è sistematicamente distrutta. I rischi di questo sistema sono alti: metà degli antibiotici usati al mondo viene regolarmente somministrata agli animali negli allevamenti intensivi, contribuendo alla nascita di superbatteri letali e resistenti. Per non parlare dei danni al sistema idrico e all’ambiente causati dallo smaltimento del letame delle migliaia di animali ammassati in condizioni disumane.
Philip Lymbery, a capo della più importante Ong del settore, ci guida in un incredibile (e a tratti inquietante) viaggio dietro le quinte di un’industria che in tutto il mondo è ormai fuori controllo. Il risultato è un grido d’allarme contro l’attuale sistema ma anche un tentativo di trovare una strada per un futuro migliore. Pubblicato in Italia nel febbraio del 2015 per merito dei tipi della Casa Editrice Nutrimenti, lo trovate sul sito dell'editore e in tutte le librerie fisiche e digitali.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
LA GIUNGLA
Questo è uno dei libri più importanti e potenti della storia americana, uno dei romanzi di critica sociale più sconvolgenti. Il suo mito ha avuto un impatto terribile sulla mentalità di molti uomini. È un libro tremendamente triste. Particolarmente toccante per chi deve lottare per modellare il suo stile di vita con un unico reddito. È anche disgustoso. Non è consigliato a chi ha uno stomaco sensibile. È sufficiente per convincere a diventare vegetariani. La storia dell'emigrante lituano Jurgis Rudkus e la discesa agli inferi della sua famiglia, il sogno americano infranto e ritratto con crudo realismo, non solo ispirò un pezzo importante della legislazione di una nazione e diede avvio a una enorme crescita di inchieste da parte del giornalismo investigativo. Raccontando di come i ratti morti venivano spalati dentro le macchine per le salsicce, di come gli ispettori governativi corrotti guardavano dall'altra parte quando le mucche malate di tubercolosi venivano macellate, come sozzure di ogni genere finivano insieme al prosciutto sulle tavole domestiche, "La giungla" fece tanto quanto qualsiasi attivista dei diritti degli animali di oggi.
Upton Sinclair (Baltimora 1878 - Bound Brook, New Jersey, 1968), scrittore americano, si è accostato al realismo dei primi del Novecento che ha prodotto in America romanzi a tema sociale, tra i quali spicca The Jungle (1906). Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo: Manassas. A Novel of the War (1904), considerato uno dei migliori romanzi storici della letteratura americana, Oil! (1827), che ha ispirato il film Il petroliere (2007) di Paul Thomas Anderson, e Boston (1928), incentrato sulla vicenda dell’arresto, del processo e dell’esecuzione di Sacco e Vanzetti. Lo trovate nel catalogo PGrego, nel catalogo Bibliotheka e in tutte le librerie fisiche e digitali.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
A HERMIT'S COOKBOOK
Come sopravvivevano gli eremiti medievali alla ferrea dieta a cui volontariamente si sottoponevano, fatta sostanzialmente di digiuni e privazioni? Cosa mangiavano e come facevano i monaci meno radicali ad aggirare le regole senza farsi scoprire? Si narra che l'eremita egiziano Onofrio vivesse esclusivamente di datteri, e che il più famoso di tutti gli eremiti, Giovanni Battista, si cibasse solo di locuste e miele selvatico. Era davvero possibile sopravvivere con così poco cibo?
La storia del monachesimo è attraversata da un feroce e allo stesso tempo appassionato abbandono delle comodità ordinarie della vita, le più sorprendenti tra le quali sono propri cibo e bevande.
"A Hermit's Cookbook", ovvero Il "Libro di ricette di un eremita", si apre quindi con delicati ritratti a penna dei padri del primo cristianesimo e dei loro seguaci che furono asceti solitari come pochi altri nel corso della storia. Si procede indagando i motivi per cui gli ideali dei padri del cristianesimo furono ripresi sia nella tradizione bizantina che in quella occidentale, esaminando la coltivazione del cibo nei monasteri, il mangiare e la cucina, e perché la caccia agli animali era rifiutata da qualsiasi eremita che si rispetti. Piena di ricchi aneddoti e comprendente ricette come lo stufato dei monaci e la zuppa di pane - e molti altri - "A Hermit's Cookbook" di Andrew Jotischky, pubblicato nel giugno 2011 (poco prima di cessare l'attività) dalla casa editrice accademica statunitense Continuum International Publishing, è una storia affascinante di monaci medievali e del loro rapporto con il cibo e il digiuno. Una lettura perfetta per approfondire alcuni dei temi trattati in questo articolo dello Speciale "La Grande Abbuffata". Lo trovate su Amazon.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
ANIMAL, VEGETABLE, JUNK
Dalla più antiche tecniche di caccia e dalle prime coltivazioni, ad un mondo in cui prevalgono OGM e alimenti ultra-processati, questo ampio tour della storia umana riscrive la storia della nostra specie e prova ad indicarci la strada verso un futuro migliore. "Animali, verdure, spazzatura: una storia del cibo, dal sostenibile al suicida" di Mark Bittman, pubblicato nel febbraio 2021 dalla casa editrice statunitense Mariner Books è in pratica un libro di storia della nutrizione.
La storia dell’Homo sapiens viene solitamente raccontata come una storia di tecnologia o economia. Ma c’è un fattore più fondamentale: il cibo. Il modo in cui cacciavamo e coltivavamo spiega la nostra comparsa come nuova specie e la nostra prima tecnologia; i nostri primi sistemi alimentari, dalla scoperta fuoco ai primi approcci con l’agricoltura, ci raccontano come sono stati scelti i nostri primi insediamenti e in che modo le civiltà si sono espanse. La ricerca di cibo per le popolazioni in crescita ha portato all’esplorazione, al colonialismo, alla schiavitù e infine al capitalismo. In particolare, nel corso dell'ultimo secolo, siamo stati testimoni di una totale deriva che sta portando l'umanità sull'orlo di un pericolosissimo precipizio.
Giornalista "alimentare", ex editorialista del New York Times e autore di oltre 30 libri, tra cui il bestseller "How to Cook Everything", il derivativo "How to Cook Everything Vegetarian" e "VB6: Eat Vegan Before 6:00" (in cui promuove una dieta "flessibile" che si basa sul mangiare vegano prima delle 18:00 e qualsiasi altra cosa dopo, limitando gli alimenti lavorati), lo statunitense Mark Bittman sostiene che il capitalismo del libero mercato stia sensibilmente contribuendo alle principali questioni ambientali e di salute pubblica. Lo trovate su Amazon.
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