Riparte anche quest'anno, prendendosela largamente comoda, la programmazione di The Obsidian Mirror, un blog che il suo stesso essere tale, è ormai ampiamente fuori moda, ma che resiste alle modernità e che, non contento, tra pochi spesi spegnerà le sue tredici candeline. C'è chi dice che il tredici porti male, c'è chi dice che porti bene, e io tra le due scuole di pensiero preferisco nettamente quest'ultima.
Lo scorso anno, complice lo speciale dedicato ai food movies, la vitalità di questo blog ha raggiunto livelli che non raggiungeva dal lontano 2016.
I 66 post usciti nel 2024 hanno sorpreso anche me, quasi ormai rassegnato alla lenta agonia di uno spazio virtuale che forse, mi viene talvolta da pensare, in tredici anni ha già detto tutto quello che aveva da dire. E ciò salta particolarmente agli occhi osservando quelle numerose iniziative, dagli Yellow Mythos alle cento storie Kaidan, che sono ormai palesemente alle corde, per via di quel mio inguaribile vizio nel non portare mai a termine le cose iniziate.
Vedremo se il 2025 sarà in grado di portare al blog nuova linfa, anche se qualche motivo per dubitarne, da qualche parte dentro di me, ce l'ho; e questo non tanto per un normalissimo discorso motivazionale, come qualcuno potrebbe pensare, quanto per via di una vita che si fa di anno in anno più frenetica. E io che speravo che, al contrario, andando a invecchiare, tutto diventasse nettamente più zen. Così non è. Pazienza. La buona notizia è che la vita reale mi ha portato nel 2024 un paio di ottime soddisfazioni, intese come vittorie ottenute grazie a una perseveranza d'altri tempi, che non credevo possibile potessero arrivare.
Ma quello è già il passato. Siamo nel 2025 ed è tempo di riportare il blog in carreggiata, partendo da un nuovo, immancabile, episodio di "Traditi dalla fretta" .