LA PRIMA PARTE SI TROVA QUI
Terri “Missy” Bevers, insegnante di fitness, viene trovata morta all’interno della Creekside Church of Christ. Una telecamera di sorveglianza offre le immagini di una misteriosa figura in divisa da poliziotto che si aggira nell’edificio solo mezz’ora prima dell’omicidio. Nel corso della stessa notte, un veicolo sospetto viene ripreso nel parcheggio di un negozio poco distante. La situazione è ora più che mai ingarbugliata. C’è un nesso evidente tra lo strano comportamento del conducente della Nissan e l’omicidio di Missy Bevers, ma le ipotesi finora formulate sembrano reggersi in piedi a malapena. Qualsiasi tentativo di identificazione del soggetto in divisa da poliziotto non porta a nulla, così come non porta a nulla l’analisi del filmato del veicolo.
L’unico segno particolare è un adesivo (illeggibile) di forma ovale presente appena sotto la targa posteriore, ma è decisamente troppo poco per gli inquirenti.
Qualche “detective da poltrona”, che si è divertito ad analizzare il video al microscopio, sarebbe pronto a giurare che vi è un momento, quando la Nissan si appresta a parcheggiare sotto al lampione, dove sarebbe evidente la presenza di una persona seduta sul sedile del passeggero. Se questa cosa fosse appurata si aprirebbe l’ipotesi di un complice, e in parte si spiegherebbe quello strano gioco di lampeggianti, come un invito a salire a bordo rivolto a qualcuno nascosto nell’ombra.