Sembra ieri che iniziava l’estate e ci troviamo già con tutti e due i piedi in autunno. Si, avete ragione, lo so che ultimamente inizio spesso questa rubrica con le previsioni meteo, ma se preferite un incipit che copra un argomento diverso, tipo, che ne so, il campionato di calcio, non dovete fare altro che dirmelo e sarete accontentati.
Il tempo d’altra parte (nel senso del suo trascorrere) è l’aspetto che più si adatta a una rubrica a cadenza periodica, una rubrica che negli ultimi mesi ha diradato la sua frequenza, così come si è diradata la frequenza di pubblicazione del blog in generale. Non mi è dispiaciuto, lo ammetto, approcciare i mesi estivi (settembre incluso) con post sporadici la maggior parte dei quali nati da ispirazione del momento. Non escludo che questo nuovo approccio, decisamente più rilassante non diventi la regola, anche perché sono arrivato a un punto della vita in cui vorrei dedicarmi anche ad altro, a qualcosa magari di più “reale”, tipo uscire di casa, trascorrere qualche ora in più all’aperto, in un parco, in un bar, anche su un terrazzo, con un buon libro e una birra gelata, o magari fare qualche viaggio, anche se per viaggiare scarseggia la materia prima, ovvero il denaro. Non mi dispiacerebbe spegnere il telefono, o lanciarlo dalla finestra, ma questa è ovviamente un’opzione ormai inconciliabile con le basi stesse della sopravvivenza.
La verità è che sto invecchiando, ho ormai sulle spalle 58 primavere, e la smania che avevo anche solo pochi anni fa sta lentamente venendo meno, così come credo sia biologicamente normale.
L’appuntamento, ormai prossimo, con il quindicesimo compleanno del blog potrebbe essere l’occasione giusta per tirare ancor più i remi in barca, magari non definitivamente (non me la sento di assassinare una creatura che ho curato per tanto tempo), ma quasi. Nel frattempo vi lascio con un nuovo capitolo di "Traditi dalla fretta", periodico più o meno bimestrale con le figate di cui ho preso nota quest'estate tra una bibita e l'altra.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
AVERNUS
Era mio dovere iniziare questa serie di segnalazionilibrarie con Lorenzo Nicotra, amico virtuale e già curatore del volume “Del Fantastico sublime” edito da Ligeia Press, al quale ho avuto il privilegio di contribuire con un mio pezzo più o meno un anno fa.
Nicola purtroppo oggi non è più tra noi. Non stava bene da tempo, questo più o meno lo sapevamo, al punto che già la preparazione dell’antologia di cui sopra aveva accumulato ritardi su ritardi per permettere a Lorenzo di concentrarsi su priorità certamente indiscutibili. Ma le forze necessarie per portare avanti, nonostante tutto, le sue passioni, Lorenzo in un modo o nell’altro è sempre riuscito a trovarle, abbastanza dal riuscire a mandare alle stampe un nuovo favoloso volumetto, questa volta un progetto narrativo, che è si è materializzato sul finire di giugno.
Scrive Lorenzo nella prefazione (e quarta di copertina): “… i racconti inclusi in questo volume cercano di esplorare ulteriormente la struttura e soprattutto l’essenza del Gotico, facendolo in modo libero e del tutto personale, scevro da imposizioni o classificazioni precise. Questo volume vuol essere un sentito tributo a un genere che trascende i propri stilemi, andando verso una visionarietà simbolica e oscura, e soprattutto verso un Fantastico sempre più interiorizzato.” "AVERNUS; Nuovo Gotico Contemporaneo in 16 scritti partenopei", lo trovate come al soliro su Amazon.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
L'UOMO PALLIDO E ALTRE STORIE WEIRD
Chi è l’uomo pallido che si avvicina di stanza in stanza? Perché un avvocato non riesce a smettere di pensare alla morte? E cosa si nasconde dietro il misterioso e allampanato ‘fantasma’ che cammina di giorno?
QUESTA raccolta nasce dal desiderio di riportare alla luce un autore dimenticato della grande stagione del weird americano, Julius W. Long, la cui voce discreta ma profonda ha accompagnato per cinque anni le pagine di Weird Tales, la rivista che più di ogni altra ha definito l’immaginario dell’orrore moderno. Avvocato di provincia, scrittore per passione, Long non cercò mai la notorietà, ma ci ha lasciato racconti brevi, precisi, pieni di malinconia e di intuizioni psicologiche sottili. In un’epoca dominata dal fragore degli dèi lovecraftiani e dalla furia degli eroi howardiani, Long scelse di esplorare l’inquietudine dell’uomo comune, il peso del dubbio, la logica dell’incubo. Con questa edizione italiana – la prima in assoluto – speriamo di restituirgli lo spazio che merita nel panorama del fantastico e del weird tale novecentesco.
Julius Long si laureò alla Ohio State University nel 1931. Il suo primo racconto pubblicato di cui si abbia traccia, "The Dead Man's Story", apparve nel numero di settembre 1933 di Weird Tales, pochi anni dopo la laurea, e negli anni successivi pubblicò altri otto racconti sulla rivista, racconti che mostrano tutti una grande dose di originalità, essendo più incentrati sull'atmosfera e sul paranormale, piuttosto che sull'horror hardcore prodotto da Lovecraft e dai suoi discepoli. In questa recente pubblicazione della prolifica Dagon Press, che trovate su Amazon, troverete riuniti tutti i nove racconti di Julius Long apparsi su Weird Tales tra il 1933 e il 1938.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
IL BABAU
Dal cinema horror al fumetto d'autore, dalle fiabe dei fratelli Grimm al folklore giapponese, da Buzzati a King, questo saggio narrativo parte alla ricerca del Babau, del Boogeyman, dell’Uomo Nero, ovunque possa nascondersi. Da sempre le paure vengono a cercarci di giorno, nella realtà, nei libri, nei film. Oppure di notte, nel ripostiglio e anche fin sotto al nostro letto. Ora saremo noi a partire per andare a scoprire in quante meravigliose diverse mutazioni potrebbe rivelarsi il mostro, che alle volte però fa anche sorridere. Partiamo, e chissà se ritorneremo…Dalla prefazione di Carlo Lucarelli: «Mauro Smocovich ti prende e ti trascina via da subito in un viaggio affascinante ed impetuoso che salta da una storia ad un’altra. Favole, narrazioni orali, film e fiction, racconti, romanzi, fumetti, animazioni e musica, questo è una cattedrale di cose che ti scorrono attorno attraversando tempi e luoghi vicini e lontani, non importa quanto, perché a farti volare sul tappeto magico è la forza di una capacità narrativa che sa usare immagini e parole con un ritmo perfetto, che una volta iniziato davvero non ti molla più.»
Mauro Smocovich, Pescara, 1966. Autore di un romanzo, diversi racconti e alcuni saggi, tra i quali tre DizioNoir, guide agli autori e alle storie dell’inquietudine. Ultimamente ha pubblicato Storia delle fiabe con Odoya. È curatore della rivista online Thriller Magazine.it e collaboratore dello scrittore Carlo Lucarelli. Ha contribuito come consulente al programma televisivo In compagnia del lupo - Il cuore nero delle fiabe condotto da Lucarelli.
"Il Babau, un viaggio alla ricerca del Boogeyman" è rintracciabile su Amazon e sul sito dell'editore.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
RITUAL
David Hanlin, ispettore di polizia di Scotland Yard, viene inviato in uno sperduto villaggio in Cornovaglia per investigare sulla morte di una ragazzina. Sulle prime, le circostanze parrebbero quelle di un tragico incidente, ma vicino al cadavere viene ritrovata una testa di scimmia inchiodata a un albero in maniera bizzarra, come a suggerire uno strano rituale. Durante la sua breve permanenza nel villaggio, Hanlin si trova sempre più invischiato nelle strane vite e nelle altrettanto singolari abitudini dei suoi abitanti, finendo per rimanere quasi ipnotizzato dall'assurda e decadente atmosfera che vi si respira. Ma quando un altro ragazzino viene trovato senza vita, capisce che deve fare di tutto per dissipare le ombre che sembrano oscurargli la mente, e trovare l'assassino.
David Pinner è nato nel 1940 ed è uno scrittore e attore britannico. Dopo essersi formato alla Royal Academy of Dramatic Art, dal 1966 al 2019 ha interpretato diversi ruoli sia per il teatro che per la televisione, nel Regno Unito e oltreoceano. È autore di tredici opere teatrali e di quattro romanzi. Ritual (1967), il suo libro di maggiore successo, ha ispirato il capolavoro del cinema folk-horror The Wicker Man del 1973.
Traduzione di Stefania Renzetti. Lo trovate su Amazon e sul sito dell'editore.
Segnalazioni, divagazioni, varie ed eventuali
L'ORRORE DI ABBOT'S GRANGE
"L’orrore di Abbot's Grange: racconti soprannaturali", offre per la prima volta in italiano una raccolta ampia e articolata della narrativa di Frederick Cowles (1900-1948), autore britannico che seppe coniugare la passione per il folklore con la scrittura di storie insolite piene di misteri e fantasmi. Oltre ai racconti qui inclusi, tratti dal meglio della sua produzione, quest’edizione comprende un raro scritto introduttivo dallo stesso Cowles, attraverso il quale i lettori potranno avvicinarsi direttamente all’origine della sua scrittura, e un approfondito inquadramento critico finale che ne analizza il contesto, le influenze e l'originalità. Questa operazione editoriale si configura quindi come un’occasione importante per scoprire in modo organico il talento di un autore classico dell’horror ancora poco conosciuto in Italia.
Bibliofilo, antiquario, conferenziere e soprattutto scrittore di ghost stories, Frederick Cowles non è oggi famoso quanto M.R. James o Algernon Blackwood, ma il suo contributo al genere del racconto soprannaturale inglese è stato nondimeno importante e merita un posto di rilievo nella storia della letteratura del terrore. La sua produzione letteraria spaziò con disinvoltura dalle classiche storie di fantasmi ai racconti intrisi di occultismo, stregoneria e vampirismo, fino ai diari di viaggio ricchi di aneddoti storici e folkloristici; ma tutti i suoi scritti riflettono una passione viscerale per l’insolito, per il lato nascosto e spesso inquietante della realtà, e una ricerca incessabile per l’ignoto.
Uscito grazie all'instancabile lavoro della sempre sorprendente Dagon Press, "L'orrore di Abbot's Grange" è acquistabile su Amazon.
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