Gosurori shokei-nin (ゴスロリ処刑人, Gothic & Lolita Psycho) fa parte di quel filone di film giapponesi, molto in voga negli ultimi anni, che definirei come “action ultragore manga-style horror”. Si tratta di un genere di film a budget inesistente, realizzati in pochi giorni a tappe forzate ma con molta autoironia, che quasi sempre affronta uno dei più classici temi del cinema giapponese: quello della vendetta al femminile in stile Lady Snowblood (per chi non avesse confidenza con il cinema orientale possiamo invece citare ad esempio Kill Bill di Tarantino, che presenta innumerevoli e tutt’altro che casuali analogie con Lady Snowblood).
Caratteristica comune di questi film è quello che viene dopo: poco o nulla. Solo azione, acrobazie, combattimenti, dialoghi da celebrolesi, litri di sangue finto… e tante risate. Si, risate. L'uso smodato di sangue è così assurdo da essere al di fuori da ogni logica. Ma è proprio questo il bello di questo genere di cinema: il film va visto lasciandosi alle spalle qualsiasi pretesa di verosimiglianza. Il genere è assolutamente inadatto a coloro che non sanno riconoscerene la leggerezza. Non cercate concetti profondi, dialoghi brillanti o significati reconditi. Tutto questo qui non c'è.
Caratteristica comune di questi film è quello che viene dopo: poco o nulla. Solo azione, acrobazie, combattimenti, dialoghi da celebrolesi, litri di sangue finto… e tante risate. Si, risate. L'uso smodato di sangue è così assurdo da essere al di fuori da ogni logica. Ma è proprio questo il bello di questo genere di cinema: il film va visto lasciandosi alle spalle qualsiasi pretesa di verosimiglianza. Il genere è assolutamente inadatto a coloro che non sanno riconoscerene la leggerezza. Non cercate concetti profondi, dialoghi brillanti o significati reconditi. Tutto questo qui non c'è.