Di passaggio da Londra una sera, ho il problema di trovare un posto per dormire che non sia troppo distante logisticamente dall'aeroporto di Gatwich.
Noleggio un auto e mi dirigo verso la cittadina di Crawley, pochi chilometri più a sud. La scelta è tutt'altro che casuale. Ho deciso di passare una notte da brivido al George Inn, uno dei luoghi più infestati dai fantasmi in tutto il West Sussex.
La zona è stata abitata fin dai tempi dell'Età della Pietra ed era un centro di produzione del ferro sin dall'età degli Antichi Romani. Nel V secolo i Sassoni chiamarono la zona Crow's Leah - che significa: radura infestata dai corvi, oppure bosco dei corvi. Il nome attuale è evidentemente una derivazione proprio dal termine Crow's Leah.
Nulla a che fare quindi con Aleister Crowley, come qualcuno sicuramente avrà già immaginato, anche se non è da escludere che il cognome del celebre occultista britannico possa avere la medesima etimologia.
Le prime notizie officiali di Crawley si hanno nel 1202 in un documento in cui il Re Giovanni dà il permesso per un mercatino che si terrà nella cittadina ogni mercoledì. Crawley poi lentamente crescerà di importanza e di grandezza per i successivi due o tre secoli, ma il vero incremento lo avrà nel XVIII secolo, nel 1770, con la costruzione della strada che da Londra porta a Brighton.
In Europa, da circa la metà del XVII secolo, le strutture più importanti per i viaggiatori furono i cosiddetti coaching inn, qualche volta chiamati coaching house o staging inn. Essi avevano la funzione di dare vitto e alloggio ai viaggiatori in diligenza e ristoro ai cavalli. Qualcuno di essi è giunto ai nostri giorni: è il caso del George Inn di Crawley, situato nel pieno centro del paese.
La leggenda narra la storia di tale Mark Hueston che, attorno al 1615, lavorava come guardiano notturno al George Inn. Mark era un uomo gigantesco: si dice fosse alto 2 metri e che pesasse 110 kg, l'ideale disincentivo per tutti i malintenzionati di passaggio.
Una mattina Mark fu trovato morto nel suo letto. La bottiglia di vino, che era solito tenere su comodino tutte le notti, era stata avvelenata. Si sospettò dell'omicidio un balordo che più volte era stato scacciato dal guardiano notturno e un ospite della locanda che non gradiva le ronde notturne del nostro amico.
Da quel giorno strani avvenimenti cominciarono ad accadere tra le mura del George Hotel: luci che si accendono e spengono da sole durante la notte, porte trovate spalancate nonostante fossero state chiuse a chiave la sera prima. Alcuni testimoni oculari sostengono di aver visto un enorme figura aggirarsi tra i corridoi: evidentemente una manifestazione di Mark Hueston che continua tuttora a compiere il proprio dovere.
L'albergo è decisamente affascinante, a partire dalla reception, situata nell'edificio più antico e l'annesso ristorantino. Purtoppo ho avuto la sfortuna di dover alloggiare nell'edificio nuovo, situato sul retro nei pressi di un parcheggio sulla A2219. Ho forti dubbi che possano presentarsi manifestazioni o fenomeni di poltergeist in una struttura moderna. E infatti quella notte nulla è accaduto. Ho tenuto gli occhi aperti finchè ho potuto ma la stanchezza (e lo sconforto) ha avuto ben presto il sopravvento. Peccato. Questa piccola gita non è stata tuttavia completamente infruttuosa. A pochi passi dall'hotel ho scoperto un luogo altrettanto affascinante: la chiesa di San Giovanni Battista che ho avuto modo, nel poco tempo a mia disposizione la mattina successiva, di visitare e fotografare. Le immagini migliori le ho pubblicate qui. La chiesa, originaria del XIII secolo, tipicamente anglosassone, ha annesso un piccolo cimitero: una serie di lapidi senza nome, alcune decisamente mal conservate. Chissà se Mark Hueston riposa qui?
Ciao :)
RispondiEliminaVivo a 30 km da Crawley. La scorsa settimana una mia amica, trovandosi proprio a crawley di fronte ad una chiesa con cimitero vicino alla high street (credo sia la chiesa cui tu fai riferimento) trovandola molto suggestiva
Scorsa settimana mi trovavo a crawley con una mia amica, la quale giunta per caso di fronte una bellissima chiesa (probabilmente la chiesa da te citata
RispondiEliminaTrovandola molto suggestiva per via del cimitero annesso, ha deciso di scattare una foto con lphone. Successivamente ci siamo accorte di vedere "qualcosa" in questa foto...dei piccoli volti e due bambini a figura intera. Tutto questo naturalmente aguzzando la vista. Sono giunta a questo blog proprio effettuando una ricerca su web riguardo la zona.
RispondiEliminaPremetto che queste cose mi terrorizzano, ma allo stesso tempo mi affascinano.
RispondiEliminaCiao Elisa. Benvenuta sul blog. Mi piacerebbe molto vedere la foto di cui parli. Anzi, ci sarebbe lo spunto per un bell'articolo qui sul blog, se ti va...
RispondiEliminaAnche a me piacerebbe dormire in un luogo infestato, come il classico castello o anche la locanda. Credo però che non riuscirei a chiudere occhio, a meno di non essere in compagnia per fare i turni. ;-) La chiesina è comunque affascinante, ho visto anche le foto.
RispondiEliminaMi sono addormentato immediatamente, invece. Forse per via della stanchezza, forse per via di quella camera assurda che mi hanno dato, con pareti e arredamenti rosa confetto (nessuno spettro potrebbe mai avere il cattivo gusto di infestare una roba del genere).
EliminaCiao :)
RispondiEliminaCome faccio ad inviarti la foto?
Bentornata Elisa. Ormai non ci speravo più. ^____^
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